Torino, un anno di carcere al condomino per le minacce a una coppia gay

E’ stato condannato a un anno di reclusione, con sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento della provvisionale, un 63enne accusato di aver minacciato una coppia omosessuale che risiedeva in una palazzina nel quartiere San Donato a Torino. Teatro della vicenda, che si snoda fra il 2013 e il 2014, la palazzina nella quale la coppia omosessuale viveva e dove sarebbe stata oggetto di ripetute offese a seguito delle quali cambiò casa. Nel corso della replica il pm Cesare Parodi, nel ribadire la richiesta di condanna a 8 mesi, aveva sottolineato come “nel condominio vi fosse un clima infame” dovuto non tanto a questioni condominiali quanto piuttosto relativo alla sfera sessuale della coppia. “Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza, poi faremo ricorso, abbiamo molti argomenti per farlo, sono scritti nelle carte. Il quadro non è così granitico come è necessario che sia per prendere una decisione del genere”, ha commentato l’avvocato difensore, Luca Cavallo”. Soddisfatta l’avvocato della coppia, Anna Ronfani, che ha sottolineato: “La sentenza corrisponde alle giuste aspettative della parti offese ed esprimo soddisfazione per la capacità del tribunale di affrontare una vicenda processuale non comune”. “Stanno cavalcando un’onda e io sono il capro espiatorio – ha commentato l’imputato alla lettura della sentenza – Vengo da una famiglia perbene, non ho fatto nulla di quello che mi accusano se non difendere la mia famiglia. E’ una vicenda che avrebbe dovuto concludersi in un’assemblea di condominio e non in un’aula di tribunale”.

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